Autoritratto di Artemisia Gentileschi: riproduzione olio su cartone telato

dim. 20x15 cm

La pittrice, figlia di Orazio con il quale si era formata, ha lavorato a Firenze dal 1614 al 1620 e poi principalmente a Napoli. Aveva un modo drammatico e molto realistico di rappresentare le scene riprendendo le orme del Caravaggismo napoletano contribuendo così all'evoluzione di questa corrente. L'autoritratto in questione risale a quando Arteminia aveva circa 22 anni; si è raffigurata con la "palma del martirio" nella mano destra (come era in uso nel Seicento) indossando un turbante color lapislazzuli e una sorta di mantello color rosa fermato sulla spalla. L'aspetto e i capelli raccolti ma un pò scomposti richiama l'Allegoria dell'Inclinazione (o del talento naturale) conservata sul soffitto di Casa Buonarroti a Firenze dove Artemisia si era ritratta completamente nuda; di conseguenza fu incaricato il Volterrano ( Baldassare Franceschini) di ricreare dei drappeggi per coprirla. La commissione le richiedeva di rappresentare le propensioni artistiche di Michelangelo ma lei celebrò al contempo anche la propria inclinazione artistica. Della stessa pittrice ho realizzato anche la riproduzione di un altro autoritratto come Allegoria della pittura proprio mentre è intenta a dipingere una tela.

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