Lo spazio a disposizione nel trecentesco Palazzo dei Priori era di una grande sala dove ho esposto gli acquarelli e di un'altra più piccola dove ho messo dei dipinti ad olio e a tecnica mista (particolari preparazioni di fondo con tempere acriliche e olio). Il tema comune del paesaggio toscano (tra terra e cielo) con qualche opera ad interpretazione dei Macchiaioli. I Macchiaioli sono stati e lo sono tutt'ora fonte di grande inspirazione per una qualchè affinità emotiva; l'essere legati ad un territorio e l'amore per questo mi fa sentire quasi come una di loro: il dipingere all'aperto, cogliere l'impressione del momento, la dedizione totale alla propria arte. In occasione di questa mostra ho donato un dipinto su tela alla Pro Loco (l'organizzatrice della mostra) che rappresenta la veduta del paese nella parte alta. Colle è arroccata su di un poggio alto; nella parte alta troviamo le abitazioni più antiche tra le quali la casa-torre di Arnolfo di Cambio (famoso scultore e architetto, urbanista e pittore, che ha lavorato tra Firenze e Roma) dove è nato nel 1245. L'ingresso è da via del castello di fronte alla torre dei Pasci. La Torre di Arnolfo è stata restaurata da privati che hanno valorizzato gli spazi e aggiunto affreschi realizzati dal maestro Gino Terreni che ha raffigurato anche alcune scene della battaglia di Colle del 1269 tra le truppe ghibelline di Siena e quelle guelfe di Carlo d'Angiò e di Firenze. Questa è stata l'opportunità per celebrare il mio caro paesaggio che ho amato da sempre, fin da quando intorno casa mi interessava ritrarre il campanile della Chiesa o i singolari scorci del paese e della campagna. Un paesaggio pieno della mia anima che sentivo e sento nel respiro, fatto di vibrazione, di un'energia colma di emozione che insieme si fonde ad una sottile ma incisiva percezione di infinitezza. Questa vastità percepita e portatrice di una pace che trascende il luogo stesso come se, quasi d'impeto, volesse entrare in una dimensione senza tempo. L'esposizione è stata visitata da conoscenti e non che hanno lasciato le loro sensazioni annotate sul mio quaderno; alcuni scritti, in modo particolare, mi sono rimasti nel cuore per il loro accurato modo di riportare ciò che hanno provato di fronte ai miei quadri.